Francesca Di Donato, Lo stato trasparente. Linked Open Data e cittadinanza attiva

Il libro, liberamente scaricabile a partire da qui,  presenta un’istantanea di un fenomeno recente: il movimento Open Government Data.

Questo movimento trae ispirazione dal software libero e della pubblicazione ad accesso aperto, fondate entrambi sulla scelta d considerare la conoscenza come un bene comune. Si tratta, questa, d una scelta perché i nostri ordinamenti impongono agli autori un regime di monopolio intellettuale, se questi non manifestano un’esplicita volontà contraria. Il movimento caldeggia l’adozione di licenze completamente aperte, senza la clausola “non commerciale”, per promuovere sviluppo economico e innovazione. In questa prospettiva, illustrando lo stato dell’arte del movimento alla fine del 2010, il libro cerca di chiarire le condizioni giuridiche e tecniche alle quali i dati possono essere definiti aperti, per l’uso degli amministratori pubblici.

Il movimento per i dati aperti lavora per la trasparenza e la leggerezza: in luogo di grandi progetti dall’alto, costosi e inefficienti (e-gov) propone semplici infrastrutture per pubblicare i dati, i quali, a loro volta, sono di per sé l’infrastruttura della nostra autocoscienza sociale. Questo modello, detto anche gov2.0, propugna dunque un’amministrazione trasparente e un controllo democratico partecipativo: la rete è un essenziale spazio di cittadinanza. Una sensibilizzazione politica su questo tema può avere anche un forte effetto di ritorno su dati non propriamente amministrativi, come per esempio quelli scientifici. Chi vuole che l’università pubblica metta a disposizione i suoi esperimenti e i suoi testi sta appunto chiedendo che un’amministrazione pubblica offra a tutti i suoi, peculiari, dati.

Non è sufficiente però che i dati siano aperti: essi possono diventare significativi solo se sono collegati fra loro e contestualizzati come linked data. Questa filosofia poggia su idee antiche – da Platone fino all’illuminismo – e può condurre a un vero e proprio rischiaramento digitale. Il Web Semantico, poi Linked Data, è stato a lungo confinato nelle discussioni di specialisti: il movimento OGD ha il pregio di metterne in luce le implicazioni politiche. Ora i dati a disposizione sono moltissimi e crescono in misura esponenziale, e ci sono anche tante applicazioni che permettono di usarli. Un esempio? OpenBilancio, che si propone di tenere sotto controllo le spese dei comuni italiani, in modo tale che chiunque possa vederle e incrociarle con altri dati, presenti e futuri, in formati linked.

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