Si tratta di una delle più famose orazioni dell'antichità, che
Lisia (458/9a.c. - 378a.c.), tra i personaggi di rilievo del
partito democratico ateniese, scrisse per la richiesta della condanna a morte del proprio concittadino
Eratostene. Questi era stato uno dei
trenta tiranni che avevano governato la
polis dopo la sua sconfitta contro l'esercito spartano nella ultima fase (413a.c.-404a.c.) della
seconda guerra del Peloponneso.
L'orazione, che è conosciuta anche col nome di
Contro i Trenta, oltre alle grandi capacità retoriche di Lisia testimonia l'atteggiamento della cultura democratica greca nei confronti della
tirannide, il regime politico che per tutta l'età classica sarà considerato espressione della decadenza morale della città.