Tetradrakmaton

L'invenzione della politica

Bollettino telematico di filosofia politica
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Ultimo aggiornamento 17 ottobre 2002

Le costituzioni di Atene

683 a.C.: la monarchia viene rimpiazzata dall'arcontato, nel quadro di una evoluzione aristocratica. Gli arconti durano in carica un anno, e poi confluiscono nell'Areopago, un senato con funzioni giudiziarie e di controllo politico generale. Nascita e ricchezza governano l'accesso alle magistrature.

621-4 ca.: leggi di Dracone. Viene abolita la vendetta del sangue: il giudizio è demandato all'Areopago, anche se l'esecuzione della sentenza spetta alle famiglie delle vittime.

594: riforma timocratica di Solone, eletto arconte con poteri dittatoriali. Viene abolita la schiavitù per debiti.
La popolazione è divisa in quattro classi di censo:
  • Pentacosiomedimni: proprietari terrieri che producono almeno 500 medimni di grano (1 medimno=52 litri)
  • Cavalieri: producono almeno 300 medimni: quanto basta per armatura e cavallo
  • Zeugiti: producono almeno 200 medimni: quanto basta per l'armamento oplitico
  • Teti: nullatenenti
Tutti hanno diritto a partecipare al tribunale popolare (Eliea) e all'ecclesia (assemblea popolare a democrazia diretta), la quale elegge, fra le prime tre classi, il consiglio dei 400, con funzioni di supplenza, e gli arconti e i tesorieri, che devono appartenere alla prima classe. L'Areopago conserva la sua struttura e le sue funzioni giudiziarie e di supervisione politica.

560-510: tirannide di Pisistrato, cui succede il figlio Ippia (527). L'assassinio del fratello di Ippia, Ipparco (dovuto in realtà a una vendetta privata), conduce al rovesciamento della tirannide.

509-7: la costituzione di Clistene abolisce i gruppi gentilizi. La sua costituzione verrà democratizzata dalle rifome dell'età di Pericle (dal 462 in poi). La popolazione è suddivisa in:

10 tribù territoriali (file), composte ciascuna da un distretto montano, uno di pianura e uno costiero
Da ciascuna tribù si sorteggiano 50 delegati che entrano, dopo un esame (docimasia), nel consiglio dei 500 (Bulé), organo permanente di governo in nome dell'ecclesia (assemblea popolare)
Ogni gruppo di 50, nella Bulé, governa la città per un decimo dell'anno (36 giorni, cioè una pritania)

I periodi di pritania delle varie tribù scandiscono l'anno secondo un calendario politico, che si affianca a quello religioso. L'istituto dell'ostracismo permette di esiliare, con una semplice votazione, i cittadini ritenuti pericolosi per la città.
L'accesso e l'elezione alle altre funzioni (arcontato, Areopago, Eliea) rimane regolato dalle leggi di Solone. I membri dell'Eliea e della Bulé ricevono, a partire dal 461, una diaria (misthophoria).
Dall'arconte polemarco dipendono 10 strateghi (comandanti militari) eletti dall'assemblea popolare o ecclesia. Essendo gli strateghi rieleggibili, questa carica acquisirà un'importanza politica crescente, soprattutto a partire dal 487, quando anche gli arconti verranno eletti mediante sorteggio fra 500 candidati appartenenti alle prime due classi, cui si aggiunge, nel 458, la terza.



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