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Il Politico di Platone |
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Socrate il Giovane riconosce che l'arte del politico può chiamarsi indifferentemente arte dell'allevamento in gregge o comune. Il forestiero eleatico lo loda per la sua indifferenza ai nomi (261e). Se però si ammette che i nomi sono convenzionali, come assicurarsi che le partizioni su cui si fonda il metodo della diaresis siano corrette? Si può rispondere a questa domanda grazie all'esempio della partizione spuria proposta da Socrate il Giovane.
Socrate il Giovane suggerisce di suddividere l'allevamento in allevamento di uomini e allevamento di bestie (262a). Il forestiero eleatico gli fa notare che, quando si fanno le suddivisioni, bisogna accertarsi che la parte sia anche specie (eidos). Esempi di divisione spurie, in cui le parti non si sovrappongono alle specie, possono essere la partizione del genere umano in ellenici e "barbari", 9 o la distinzione compiuta da chi prendesse la cifra 10.000 e la contrapponesse a tutti gli altri numeri. Esempi di divisioni corrette sono invece la partizione dei numeri in pari e dispari, o degli esseri umani in maschi e femmine 10 (262d-e). In tutti questi casi, infatti, è possibile indicare una differenza specifica come criterio di distinzione - differenza che manca quando una parte viene arbitrariamente isolata da tutte le altre.
Se ci fosse un qualche altro animale intelligente, come pare siano le gru o qualcun'altra creatura simile, che distinguesse tramite nomi proprio come fai tu, essa contrapporrebbe le gru, come genere unitario, a tutti gli altri animali e, superba di sé, dopo averli raccolti tutti, uomini compresi, entro un medesimo termine, li chiamerebbe, analogamente, nient'altro che bestie (263d).
Questa divisione è spuria perché non si basa su una differenza specifica, chiaramente indicata, tra l'uno e l'altro gruppo, bensì su una discriminazione arbitraria, che può essere anche dettata, come nel caso della contrapposizione storica fra i greci e i barbari e dell'opposizione ipotetica fra le gru e le bestie, da presunzione e campanilismo. Chi fa dicotomie deve essere consapevole che una specie (eidos) è necessariamente parte del genere di cui si sta occupando, ma non è vero il contrario: entro un genere una parte non è necessariamente una specie (263b), proprio perché può anche essere stata ritagliata in maniera arbitraria.
La tesi dell'eleatico comporta che sia impossibile distinguere rigorosamente l'uomo dagli altri animali? Assolutamente no: sarebbe infatti sufficiente individuare una differenza specifica che sia presente nell'uomo e non nelle bestie - cosa che Socrate il Giovane non ha fatto.
Il Politico di Platone
by Maria Chiara Pievatolo is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License.
Based on a work at http://btfp.sp.unipi.it/dida/politico