Tetradrakmaton

Il Politico di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
btfp

Scienze cognitive e scienze pratiche (258d-259d)

La prima partizione proposta si fonda sulle distinzione fra discipline puramente conoscitive, come l'aritmetica, che appartiene al novero delle technai separate dalle azioni, e le discipline pratiche, come la carpenteria e le arti manuali in generale, 8 le quali fanno venire ad essere oggetti che prima non c'erano (258d-e). La scienza nella sua interezza si suddivide, dunque, in due specie (eide) (258e). Scienze: cognitive e pratiche

Il forestiero eleatico suggerisce che, per quanto concerne il governo o l'autorità (arché) non c'è differenza fra un grande oikos e una piccola polis (259b). Nell'antichità l'oikos, la casa, era letteralmente il luogo dell'economia - ovvero, appunto, dell'amministrazione della casa - che aveva una basa schiavistica e familiare. La città o polis era invece il luogo della politica, la quale aveva a che fare non con minori, donne e schiavi inseriti in gerarchie "naturali", bensì con uomini liberi. Il forestiero eleatico, assimilando l'economia antica alla politica, adotta una strategia radicalmente platonica: «è chiaro che di tutto ciò c'è una sola scienza: e se qualcuno la chiama regia, o politica, o economica non c'è affatto da dissentire con lui.» (259c) Questa strategia definitoria - già attuata da Platone nella Repubblica - ha conseguenze radicali, perché permette di sottoporre a una critica politica non soltanto la città, ma tutte le organizzazioni collettive in cui si ritrova il genere umano, a partire dalla famiglia. Re, politico, despotes (padrone di schiavi), oikonomos (amministratore della casa) esercitano la medesima techne (258e) e il medesimo governo.

Inoltre, se si accetta che la politica sia una scienza cognitiva, il politico non è definito dal suo potere, bensì dal suo sapere: come chi ha le competenze per consigliare un medico che esercita pubblicamente può essere detto a sua volta medico, così, se un privato è in grado di consigliare chi è re in un territorio, gli si può attribuire quella scienza che il re dovrebbe avere (259a).

Il forestiero eleatico tratta come sinonimi il politikos e il basileus, cioè chi si dedica alla cura della polis e il re, detentore di un potere monocratico legittimo - figura, questa, ormai desueta nelle città greche del IV secolo. L'ìdentificazione della politica con il sapere, l'assimilazione della casa alla città l'accostamento del politikos al basileus sembrano indirizzare il suo argomento nella direzione del filosofo re teorizzato da Platone nella Repubblica.

Questo orientamento deve però fare i conti con una ambigua vicinanza a quelle correnti di pensiero del IV secolo proclivi a rivalutare il dispotismo, a meno che non si riesca a distinguere rigorosamente il regime del filosofo-re da quello tirannico.

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[ 8 ] Questa dicotomia si ritrova anche nella partizione proposta da Gorgia nel dialogo omonimo, con l'importante differenza che il sofista pone, in luogo della conoscenza, il discorso.

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