Tetradrakmaton

Il Critone di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
btfp

L'opinione della gente (44c-46a)

Critone vorrebbe sottrarre Socrate alla morte, corrompendo i carcerieri e facendolo evadere. Che cosa si sarebbe pensato di lui, infatti, se non avesse salvato Socrate pur avendo la possibilità di farlo? (44c)

Socrate gli risponde chiedendogli perché mai ci si debba preoccupare dell'opinione (doxa) dei polloi (molti, maggioranza, massa), anziché del diverso parere delle persone più competenti.

Critone ribatte alludendo alla situazione in cui lo stesso Socrate si trova: la massa è capace di infliggere i mali più grandi, quando investe qualcuno con una reputazione cattiva.

Socrate gli replica così:

...ora non sono in grado di fare né il male né il bene, non sapendo rendere nessuno né saggio né sciocco: ma agiscono come capita (44d).

Se interpretiamo queste battute in senso strettamente politico, il loro significato è chiaro. Socrate sta criticando la democrazia diretta ateniese, che si fondava sul principio della competenza politica di tutti i cittadini in quanto tali. Egli infatti dice che non bisogna tener conto del giudizio della massa, ma piuttosto di quello degli epieikestatoi, termine che può designare sia le persone più ragionevoli o eque, sia coloro che appartengono alle classi colte. La contestazione della competenza della massa era un argomento tipico della polemica aristocratica contro la democrazia.

Se così fosse, però, Socrate avrebbe dovuto accogliere l'invito di Critone a sottrarsi illegalmente alla sua condanna. Per quale motivo ci si dovrebbe sottomettere all'esecuzione di una sentenza ingiusta, da parte di un regime che si considera illegittimo?

La questione diventa ancor più complessa se considerata da un punto di vista etico. Critone, infatti, fa la sua offerta a Socrate parlando il linguaggio dell'etica tradizionale, fondata sulla reputazione e su legami di solidarietà prepolitici: se Socrate accettasse di sottoporsi alla pena e rifiutasse l'aiuto degli amici l'esito sarebbe cattivo e vergognoso (aischros) per loro e per lui (46a). Anche Critone, sul piano etico, ragiona come i democratici: il fondamento di quello che è giusto e ingiusto fare riposa sulla reputazione, e quindi in ultima analisi sull'opinione della maggioranza 3 La vergogna è un sentimento che dipende dal giudizio degli altri - cioè dal giudizio di una maggioranza informale. 4 Se però mettiamo in discussione la vox populi come fondamento dell'agire morale, anche la linea di condotta proposta da Critone appare mal motivata. La massa non può insegnare che cosa sia il bene e che cosa sia il male, perché non fa scelte consapevoli e dunque si comporta in modo accidentale. Su che cosa si deve fondare, allora, la competenza morale?



[ 3 ] Uno degli aspetti problematici della democrazia ateniese era il suo rapporto irrisolto coll'etica tradizionale,che era di carattere agonistico: da una parte, dal cittadino democratico si pretendeva la lealtà nei confronti delle deliberazioni politiche della maggioranza, dall'altra, allo stesso tempo, l'etica tradizionale richiedeva a ciascuno di prevalere sugli altri. Questa contraddizione - che, come racconta Tucidide, emergeva chiaramente nella politica estera ateniese - fu messa in luce anche da Platone nel I libro della Repubblica.

[ 4 ] La maggioranza politica della democrazia ateniese si accertava formalmente attraverso la discussione in assemblea e il voto; la maggioranza dell'etica tradizionale si accerta informalmente, attraverso una valutazione più o meno accurata e più o meno imparziale dell'opinione dominante. Le maggioranze informali - si pensi, ad esempio, a quelle che risultano dai sondaggi - sono dunque assai più esposte al rischio dell'accidentalità di quelle formali, perché chi ne è parte non è affatto consapevole di partecipare a un processo deliberativo e non sente il bisogno di discutere e riflettere prima di pronunciarsi.

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Il Critone di Platone by Maria Chiara Pievatolo is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License.
Based on a work at http://btfp.sp.unipi.it/dida/critone