Tetradrakmaton

La Repubblica di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
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Il metro di Platone: l'immagine della linea

Glaucone interrompe Socrate con una esclamazione di stupore che produce un anticlimax comico. Dopo questa interruzione, Socrate rappresenta in maniera più dettagliata la sua teoria della conoscenza con una immagine geometrica.

Una volta riconosciuto che ci sono due ambiti, il visibile e l'intelligibile (509d), essi si possono rappresentare come i due segmenti disuguali AC e CB sulla linea AB. Questi due segmenti, a loro volta, sono suddivisi proporzionalmente dai due punti D e E, in modo tale che: La linea

BC : CA = BE : EC = CD : DA

Nell'ambito sensibile (AC), CD rappresenta le cose sensibili vere e proprie e DA tutto ciò che costituisce la loro immagine (ombre, riflessi etc.).

Nel mondo intelligibile, BE rappresenta le idee; per CE, invece, occorre fare un discorso a parte.

La proporzionalità indica una analogia: come l'opinabile (AC), ciò che appare, si distingue dal conoscibile (CB), similmente l'immagine (DA) è in rapporto con la cosa sensibile (CD) rappresentata nell'immagine stessa. In altri termini, come l'immagine ha un grado di essere e di verità inferiore rispetto all'oggetto sensibile che rappresenta, così il sensibile ha un grado di essere e di verità inferiore rispetto all'intelligibile.

L'intelligibile si divide in due ambiti (510b ss).

In altre parole, la dianoia, che viene ascritta anche alla techne (511c), produce ragionamenti validi solo entro ambiti limitati, e condizionati perché dipendenti da ipotesi semplicemente postulate. Al segmento superiore, la noesis produce un sapere non settoriale bensì universale e sistematico, perché - pur movendo da punti di partenza ipotetici - va alla ricerca dell'incondizionato, cioè del principio ultimo del tutto. La linea: tavola sinottica

Stando così le cose, possiamo dire che, se saliamo dal sensibile all'intelligibile, le facoltà conoscitive in gioco in ciascuno dei quattro segmenti sono:

In Fedro 266b, Socrate afferma che la capacità di guardare ciò che è considerandone la molteplicità e riconducendolo all'unità è caratteristica del dialettico: chi prende le mosse da ipotesi arriva a conclusioni parziali e dipendenti dal punto di partenza di volta in volta scelto, mentre chi si propone di superarle lavora per raggiungere una prospettiva unitaria, universale e sistematica e quindi ricostruire le distinzioni a partire da questa. Lo schema che illustra, in questo dialogo, la differenza fra diairesis e synagoge rappresenta in modo chiaro che cosa cerca in più dialettico rispetto a tutti gli altri: non conclusioni interne all'uno o all'altro ambito della tassonomia dello scibile, ma la radice stessa della classificazione.

Bibliografia e URL rilevanti

Platone. La Repubblica 509c-511e.



[ 49 ] E' difficile trovare una traduzione esatta per questa espressione: propongo intellezione (noia) intermedia (dia), perché il procedimento che parte da ipotesi non comprende i fondamenti primi, ma segue un percorso soltanto parziale, compreso nello spazio che va dalle supposizioni iniziali alle conclusioni.

[ 50 ] "Ipotesi" letteralmente significa "ciò che è posto sotto".

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