Tetradrakmaton

Il Menone di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
btfp

A. Comunità del sapere

Nel Menone sono proposti tre modelli di comunità di conoscenza:

  1. il modello di Anito, legato alla concretezza della cultura orale: per lui non esiste un sapere formale, separato dal suo mondo e dalla sua esperienza, ma solo l'autorità della tradizione, con la quale egli si identifica acriticamente. Il suo patrimonio culturale, in quanto dipende da una tradizione, è sovraindividuale perché nel suo mondo non si è ancora sviluppata la coscienza del singolo, ma particolaristico, in quanto non possiede ancora gli strumenti concettuali per confrontarsi con l'esterno. Il complesso delle sue cognizioni forma una totalità senza universale. Già in Anito, tuttavia, si manifesta una esigenza di consapevolezza prodotta dalla prassi della democrazia.

  2. il modello della sofistica, che sviluppa strumenti concettuali finalizzati all'eccellenza tecnica settoriale. Questi strumenti sono intesi come di produzione individuale e come trasmissibili meccanicamente: in questo senso, possono essere trattati come patrimoniali, oggetto di proprietà e di compravendita. All'autorevolezza impersonale della tradizione, di cui il poeta delle culture orali è un mero ripetitore, si sostituisce l'autorevolezza personale dell'esperto; si introduce la differenziazione fra chi accede al sapere, perché può pagare, e chi no. A questa concezione del sapere si addice il paradosso di Menone. Il patrimonio dei know how sofistici, in quanto complesso di technai meramente settoriali, può essere trattato come particolarità senza universale.

  3. il modello dell'anamnesis: le idee, per essere valide per sempre e non solo qui e ora, devono essere pensate come un complesso indipendente dalla storia, dagli individui e dalle società particolari. In questo senso, esse non possono venir ridotte a cose e a patrimonio privato - in quanto hanno valore solo nella misura in cui sono radicalmente pubbliche e condivisibili. Dalla storia e dagli individui dipende invece l'accesso alle idee, che è personale e dunque differenziato. Tuttavia, anche in questo caso, l'avanzamento della conoscenza è reso possibile da un procedere pubblico e collaborativo, idealmente indipendente dalle gerarchie sociali. Il sapere che risponde a questo modello è, in senso oggettivo, universale, ma senza totalità, in senso soggettivo: le idee vanno pensate come valide per tutti, anche se nessuno è in condizione di sapere tutto.

Letture consigliate

Pierre Lévy. Cybercultura.

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Il Menone di Platone by Maria Chiara Pievatolo is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License.
Based on a work at http://btfp.sp.unipi.it/dida/menone