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Il Carmide di Platone |
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Socrate, costatando che la sua ricerca è stata vana, ricapitola ipomnematicamente la conversazione:
non si è riusciti a produrre in modo diretto una definizione sostenibile di sophrosyne (175b);
non si è riusciti a farlo nemmeno in modo indiretto, pur avendo assunto ipoteticamente, contro il ragionamento, che fosse possibile una scienza di scienza, in grado di conoscere le funzioni delle altre scienze, cioè, contraddittoriamente, di sapere qualcosa che, per definizione, non sapeva (175c).
Ammesso e non concesso che l'indagine sia stata compiuta correttamente, tocca dunque riconoscere, conclude Socrate rivolgendosi al giovane Carmide, che tutta la sua sophrosyne non gli servirà a nulla, 29 e che altrettanto inutilizzabile sarà l'incantesimo trace (175e).
Carmide risponde di non sapere se è o no dotato di sophrosyne, visto che né Crizia né Socrate sono stati capaci di dire che cosa sia (176a), ma di aver comunque bisogno della formula. Il cugino Crizia vede nella sua replica una prova di sophrosyne e gli ingiunge di sottoporsi all'incantesimo di Socrate (176b). Carmide dichiara che obbedirà ai suoi ordini.
Socrate chiede scherzosamente ai due che cosa stiano complottando. 30 Carmide risponde che hanno preso la loro decisione. "Dunque" - domanda Socrate - "userai la violenza, senza concedermi neppure un'istruttoria preliminare?" (176c). Carmide annuncia che lo farà perché Crizia glielo ordina. Socrate si arrende (176d). Così, con leggerezza sinistra, si conclude il dialogo.
Poco meno di trent'anni dopo Crizia - l'uomo che non conosce la sophrosyne e che tratta la morale come una specialità tecnica - avrebbe complottato un colpo di stato, che l'avrebbe condotto a insediarsi nella Tholos, sede della presidenza della boulé. Come egemone del gruppo dei Trenta tiranni si sarebbe reso colpevole di esecuzioni sommarie e avrebbe ordinato, senza successo, allo stesso Socrate di arrestare il democratico Leonte di Salamina. L'irresistibile Carmide sarebbe stato, fino alla morte, il suo fedele esecutore.
Il Carmide di Platone
by Maria Chiara Pievatolo is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License.
Based on a work at http://btfp.sp.unipi.it/dida/carmide